Nel
segno dell'arte:da Annibal
Caro alla raccolta di Luciano Moretti Non
poteva toccar sorte migliore alla casa appartenuta alla famiglia
di Annibal Caro che quella di ospitare una raccolta artistica; nel
corso della sua lunga esistenza, trascorsa vicino ai maggiori mecenati
del Cinquecento, il Caro fu infatti amico di numerosi pittori e
“affezionatissimo a la lor arte”.
In qualità di primo segretario del cardinale
Alessandro Farnese, il letterato piceno ebbe certamente modo di
frequentare molti degli artisti attivi per il porporato, da Tiziano
a Michelangelo, dal Bronzino al Tribolo, sino ai fratelli Zuccari,
tutti convenuti ‘...all'ombra de' gran gigli d'oro', emblema borbonico,
ma anche farnesiano, esaltato dal Caro in una celebre canzone composta
per conto del cardinale.
Stefano Papetti
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