|   Teatro Annibal CaroIl 5 febbraio 1859 “chiamata” la Congregazione 
                    si decise di demolire il vecchio teatro in legno “che 
                    esisteva nel palazzo pubblico”.
 Il Consiglio Comunale decreta che “Un nuovo ed elegante 
                    Teatro si costruirà nell’area comunale, di grandezza 
                    proporzionata alla popolazione di Civitanova, e si intitolerà 
                    da nome di Annibal Caro, cui la patria intende in simil guisa 
                    innalzare un monumento in onore. Avrà tre ordini di 
                    palchi. Il prim’ordine ne conterà sedici, oltre 
                    la porta d’ingresso: il secondo e terzo diciassette. 
                    E sopra i medesimi correrà una loggia aperta e comoda………”
 ASCCM, 1860-1861, tit. IX Polizia, cl. Teatro Annibal Caro.
 Nel 1868 il Comune di Civitanova affida l’incarico di 
                    redigere il progetto definitivo del teatro a Francesco e Tommaso 
                    Basili di Porto San Giorgio che elaborano un nuovo disegno 
                    tenendo conto di quelli già presentati dall’ingegner 
                    Guglielmo Prosperi di Macerata e dall’ ingegner Francesco 
                    Burghignoli.
 Nel 1872, il 20 luglio, si inaugura la nuova struttura con 
                    le opera “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi 
                    e la “Norma” di Bellini. Debuttano i ballerini 
                    Enrico e Pia Cecchetti, interpreti di due opere “Lo 
                    spirito folletto” e “Giralda” scritte dal 
                    padre Cesare Cecchetti.
 Il sipario (1872) è opera del pittore Giuovanni Nunzi 
                    di Fermo e rappresenta il poeta Annibal Caro con Dante e Virgilio.
 Il teatro Annibal Caro è stato restaurato e riaperto 
                    al pubblico nel 1997.
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